Uffizi, 23 gennaio 2017 | Giorno della memoria dedicato a Giorgio Castelfranco

Le Gallerie degli Uffizi organizzano in collaborazione con la Fondazione CDSE, Regione Toscana, Harvard University Villa I Tatti, Istituto storico della Resistenza in Toscana, Comunità ebraica di Firenze il giorno della memoria 2017 dedicato a Giorgio Castelfranco.
Si partirà lunedì 23 gennaio 2017, ore 9.30-13.30 presso San Pier Scheraggio (Gallerie degli Uffizi) con una mattinata di studi dal titolo: Giorgio Castelfranco (1896-1978): curatore, mecenate, difensore d’arte
Dopo i saluti istituzionali interverranno Paola Nicita, Marta Baiardi, Attilio Tori, Alessia Cecconi, Francesca Cavarocchi, Emanuele Greco. Ingresso libero.
A seguire, ore 17.30 presso le Gallerie degli Uffizi, Galleria delle statue e delle pitture degli Uffizi, sarà inaugurata la mostra Giorgio Castelfranco: curatore, mecenate, difensore d’arte
Per saperne di più su Giorgio Castelfranco:

Verso l’autonomia. Montemurlo dalla riforma comunitativa al comune moderno | Festa della Toscana 2016

Montemurlo, Sabato 17 dicembre, Festa della Toscana

Centro giovani, piazza Don Milani, ore 10.00
Convegno “Verso l’autonomia. Montemurlo dalla riforma comunitativa al comune moderno
Intervengono dott. Andrea Giaconi, storico; dott.ssa Cinzia Bartolozzi, architetto
Biblioteca “Bartolomeo della Fonte”, sala Peppino Impastato, dalle 11.30 inaugurazione della mostra “Clero, contadini e possidenti a Montemurlo tra Ottocento e Novecento
A cura della Fondazione CDSE

Fior di memoria

Fior di memoria. L’Isola, famiglie ebree in val di Bisenzio. Antologia di microstoria: 1790-1957, a cura di Annalisa Marchi, con una testimonianza di Luana Cecchi, Prato, Fondazione CDSE, 2016

Lungo la riva destra del fiume, nella bassa val di Bisenzio, oggi molto è cambiato. All’Isola, un piccolo agglomerato nato con lo stabilimento tessile di Beniamino Forti, qui dove la pista ciclabile sfiora il retro delle case, è facile ignorare che un tempo le famiglie ebree si sottraevano alle perquisizioni dei repubblichini calandosi in uno scannafosso. Fior di memoria, con la testimonianza orale di Luana Cecchi, brigliese classe 1933, ripercorre questa storia attraverso gli occhi di una bambina. I Castelli, gli ebrei della casa accanto, e i coniugi Strich Livers capitati all’Isola nel 1943 a seguito delle persecuzioni razziali: tutti loro hanno vissuto in val di Bisenzio la fase più delicata della Seconda Guerra Mondiale, attorno a quella grande fabbrica che fino a quel momento era stata paese, comunità, fonte di lavoro e di vita. Un microcosmo che non sarà più lo stesso, dopo le Leggi Razziali. Il libro affronta in modo originale il tema della persecuzione degli ebrei,. Attraverso una dimensione corale di usi, costumi e valori, prende vita un tessuto di storia e di storie paradigmatiche, arricchite da un’antologia di fonti storiche in larga parte inedite. Fior di memoria ha uno stile essenziale, accessibile anche alla scuola, dalla quale trae origine per il contributo fondamentale dato dal FinDigitaLab-CDSE, coordinato dalla professoressa Annalisa Marchi. Fior di memoria è la prima produzione editoriale che unisce la Fondazione CDSE e la Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza di Figline-Prato.

335 pagine, brossura.
Disponibilità: sì

Presentazione del libro Fior di Memoria e del progetto Giardino Stagioni della memoria | 13 dicembre 2016 ICS Bartolini

Martedì 13 dicembre, Vaiano, ICS Bartolini (sala professori), ore 18

La Scuola Media Bartolini, in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Figline (Prato) e la Fondazione CDSE, organizza la presentazione del progetto “Giardino Stagioni della memoria” e del doppio libro “Fior di memoria. L’Isola, famiglie ebree in val di Bisenzio”, testimonianza di Luana Cecchi. Antologia di microstoria: 1790-1957, a cura di Annalisa Marchi con il contributo dei ragazzi del Find Digital Lab CDSE.

Alla presentazione interverranno le autricii ragazzi che hanno partecipato alla stesura del volume e alcuni discendenti delle famiglie ebree vissute in Val di Bisenzio e rintracciate in tutta Italia come Ambra Cabibbe e Lorenzo Strik Lievers.

L’iniziativa si inserisce all’interno del programma “Pianta un libro per il nuovo Giardino” in occasione della Festa della Toscana 2016Ingresso libero.

Il CDSE e il suo archivio della memoria – guida didattica

Il CDSE e il suo archivio della memoria – guida didattica, Alessia Cecconi, Luisa Ciardi, Annalisa Marchi, Fondazione CDSE, Prato, 2016

Realizzata nell’ambito del progetto Territorio Open Sourcerisultato vincitore del concorso nazionale del MIUR “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”, questa guida didattica, illustrata con acquerelli originali di Francesca Bernini, racconta il CDSE e il suo patrimonio unico.

32 pagine.
Disponibilità: sì

Piroscafo Oria: la gavetta di Dino Menicacci torna a Vaiano

Dopo 72 anni Dino Menicacci e la sua gavetta sono tornati a casa… un grande grazie agli Amici greci e alla loro umanità, alla rete dei Familiari del Piroscafo Oria provenienti da tutta Italia per il loro affetto e collaborazione, alla comunità di Vaiano e della Valdibisenzio per seguirci sempre così numerosi. Dopo cinque anni di lavoro con il Comune di Vaiano, con la Regione Toscana, con moltissimi comuni di Italia e con amici e autorità greche, sono soddisfazioni ineguagliabili.

Piroscafo Oria: dalla Grecia a Vaiano, nuove scoperte e nuovi incontri | sabato 19 novembre villa del Mulinaccio, Vaiano

Sabato 19 novembre dalle 15 in poi nella Tinaia di Villa il Mulinaccio il Comune di Vaiano e la Fondazione CDSE organizzano l’ormai tradizionale giornata evento dedicata al Piroscafo Oria in collaborazione con la rete dei familiari delle oltre 4000 vittime del naufragio avvenuto a largo delle coste greche nel febbraio 1944. L’iniziativa dal titolo “La storia del piroscafo Oria dalla Grecia a Vaiano: nuove scoperte e nuovi incontri” vedrà la partecipazione di una delegazione greca, delle autorità civili e militari e della rete dei parenti, che si ritroveranno a Vaiano da ogni parte d’Italia.
Seguirà la proiezione del documentario “MemOria” girato in Grecia durante l’inaugurazione del monumento ai caduti dell’Oria, con sottotitoli in italiano. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Per maggiori info: www.piroscafooria.it

Durante tutto il pomeriggio sarà possibile visitare la mostra “Bisenzio. 100 anni di vita sul fiume” allestita nella villa del Mulinaccio e curata dal CDSE.

Oria novembre 2016

Bisenzio. 100 anni di vita sul fiume

Bisenzio. 100 anni di vita sul fiume, a cura di Comune di Vaiano – Fondazione CDSE, catalogo della mostra (Vaiano, Villa il Mulinaccio, 22 ottobre – 4 dicembre 2016), Prato, 2016

Un album-catalogo creato in occasione della mostra “Bisenzio. 100 anni di vita sul fiume” (Vaiano, Villa il Mulinaccio, 22 ottobre – 4 dicembre 2016) organizzata dal Comune di Vaiano e curata dalla Fondazione CDSE. Attraverso foto d’epoca, disegni e ricostruzioni, la pubblicazione racconta i mille legami intessuti tra il Bisenzio e la comunità di valle. Il catalogo contiene tutti i pannelli con testi e immagini presenti in mostra.

30 pagine.
Disponibilità: ESAURITO, consultabile presso il CDSE e pdf scaricabile

bisenzio-100 anni di vita sul fiume

Da Migliana al Fabbro, attraversando l’Europa e il Novecento. Diario-memoria di Narciso Ventura

Da Migliana al Fabbro attraversando l’Europa e il Novecento, testimonianza di Narciso Ventura a cura di Luisa Ciardi, Fondazione CDSE, 2016.

All’interno della collana della Fondazione CDSE “Storia e Storie della Val di Bisenzio”, il racconto di Narciso Ventura, classe 1921, è un perfetto tassello. 95 anni di vita intensamente vissuta raccontati con uno stile semplice, mai sopra le righe, ma coinvolgente e avvincente. Narciso ripercorre l’infanzia da pastore a Codilupo, l’esperienza dolorosa della guerra in Montenegro, Grecia e Albania e gli anni vissuti in Inghilterra da prigioniero degli Alleati, fino al suo ritorno a Migliana e poi al Fabbro, dove lavorò da protagonista nella fabbrica de La Ripresa: tutte quelle rocambolesche vicende in cui la Storia con la “s” maiuscola lo ha coinvolto, suo malgrado.

47 pagine, brossura.
Disponibilità: sì

Virgilio Mazzetti, Frammenti dell’Immaginario

Virgilio Mazzetti, Frammenti dell’immaginario. Natura e visioni di un artista a Montepiano, Fondazione CDSE, catalogo della mostra (San Quirico di Vernio – Montepiano, 30 luglio – 4 settembre 2016), Prato, Fondazione CDSE, 2018

La pubblicazione, come la mostra tenutasi a San Quirico di Vernio e a Montepiano, celebra l’artista Virgilio Mazzetti, nativo di Montepiano e prematuramente scomparso, che fu allievo di Bruno Saetti.
Come si evince dalle pagine di questo volume, curato da Maria Lucarini e Alessia Cecconi, Mazzetti era tutt’altro che un artista provinciale e isolato. Il suo percorso artistico si lega a grandi personaggi coma Zavattini e Carlo Levi e ha connessioni con la rete culturale in tutta Italia. Oltre a fotografie d’epoca e ai ricordi di chi lo ha conosciuto, la pubblicazione raccoglie circa 60 opere di Mazzetti per una vera e propria antologica.

47 pagine, brossura.
Disponibilità: ESAURITO

Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana

Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana, Dieci storie di uomini e opere d’arte salvate, A. Cecconi, Firenze, Edizioni Medicea, 2015

“Mia cara Giusta, così eccomi qui, dove passano la loro misteriosa ora di destino i tesori più preziosi della nostra Galleria; e son solo. Penso alle migliaia di custodi, ispettori, direttori, di studiosi che sempre vigilarono la minima di queste cose, giorno e notte, e io non posso fare altro che camminare per queste sale devastate e aperte a tutti.”
È il 23 luglio 1944: dal castello di Montegufoni in Val di Pesa Cesare Fasola, funzionario della Soprintendenza fiorentina, inizia un resoconto appassionato alla moglie. Appena tre giorni prima era partito da Firenze a piedi, da solo, per sorvegliare i capolavori degli Uffizi qui ricoverati durante il passaggio del fronte.
Se il tema “arte e Seconda guerra mondiale” è diventato negli ultimi anni di crescente interesse, meno nota è la dedizione alla causa da parte della comunità civile, e di uomini come Cesare Fasola, Ugo Procacci, Giovanni Poggi, Enzo Carli, Leonetto Tintori o Bruno Farnesi, per citarne alcuni, che rischiarono le loro vite per salvare i capolavori ancora oggi ammirati da tutto il mondo. Attraverso una ricerca -sostenuta dalla Regione Toscana-, in archivi pubblici e privati, che ha portato al ritrovamento di numerosi documenti inediti, il libro ricostruisce proprio la storia appassionante di come la comunità toscana, con coraggio, dedizione e senso civico, abbia cercato di difendere opere e monumenti tra requisizioni, furti, bombardamenti e distruzioni.
Seguendo le vicissitudini di dieci capolavori simbolo, dalla Primavera di Botticelli al Camposanto di Pisa, dal San Giorgio di Donatello alla Maestà di Duccio di Buoninsegna, monitorati dallo scoppio della guerra fino alla fine del conflitto, si dipana un racconto avvincente, piacevole come un romanzo ma documentato come un saggio, dove prendono vita le incredibili vicende di opere e di uomini che, in forme e modalità diverse, “resisterono” in nome di un patrimonio locale e universale.
Pubblicazione realizzata dalla Fondazione CDSE con il contributo della Regione Toscana in occasione del 70° anniversario della Liberazione.

256 pagine, brossura filorefe
Disponibilità: sì

Piantare Radici. La storia sconosciuta di Raffaello Scarpettini Pievano di Montemurlo, agronomo e promotore della Cassa di Risparmio di Prato

Piantare Radici. La storia sconosciuta di Raffaello Scarpettini Pievano di Montemurlo, agronomo e promotore della Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione CDSE, Prato, 2015

Questo volume riscopre la storia per lo più sconosciuta di Raffaele Scarpettini, pievano di Montemurlo, a cui è attualmente intitolata la strada più lunga della cittadina. La biografia di Scarpettini, agronomo e promotore della Cassa di Risparmio di Prato, è stata a lungo dimenticata dai suoi concittadini odierni. Attraverso uno studio attento degli archivi e delle biblioteche del territorio pratese, quindi, gli storici curatori della pubblicazione hanno restituito un quadro completo di una delle personalità che più hanno contribuito allo sviluppo economico di Prato nell’Ottocento.

93 pagine, brossura.
Disponibilità: sì (presso la Biblioteca di Montemurlo)