Cosa accadde al patrimonio artistico toscano durante la Seconda Guerra Mondiale?
Mentre i musei si svuotavano le ville rinascimentali si trasformarono in rifugi per opere d’arte o comandi militari, i centri storici subirono pesanti bombardamenti e perdite di antichi palazzi e chiese.
In occasione del 70° anniversario della Liberazione, il progetto di ricerca della Fondazione CDSE, sostenuto dalla Regione Toscana, ha ricostruito l’impegno per la difesa dei capolavori artistici e le distruzioni delle città toscane attraverso foto e documenti inediti, filmati d’epoca e i dipinti di De Chirico provenienti dalla collezione Forti-Castelfranco di Casa Rodolfo Siviero, 007 dell’arte.
Ad oggi i prodotti della ricerca ancora in corso sono:
- una pubblicazione: “Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana. Dieci storie di uomini e opere salvate” di Alessia Cecconi, Edizioni Medicea, 2015.
- una mostra itinerante, già replicata in diversi comuni toscani: “Bombing Art 1940-1945. Città ferite, capolavori in pericolo e la difesa dell’arte a Prato e in Toscana”
- uno spettacolo teatrale itinerante, in collaborazione con Altroteatro, già replicato in diversi comuni toscani: “Saving Art. Gli uomini che difesero l’arte in Toscana”
- due giornate di studi in collaborazione con la Galleria degli Uffizi. Una con protagonista Cesare Fasola avvenuta in occasione della giornata della memoria 2016 e una su Giorgio Castelfranco nel 2017. Per la prossima giornata della memoria 2018 è in corso una ricerca sulla figura di Carlo Levi.
Per il prossimo settembre sono previste una pubblicazione e una mostra che approfondiscano la protezione, la perdita e il salvataggio del patrimonio artistico di Pistoia durante la seconda guerra mondiale.