Boschi di Memorie, la nuova guida del CDSE ai luoghi del meraviglioso

Per ordinare il libro: info@fondazionecdse.it

 

Lunedì 7 giugno 2021, presentazione alla Villa del Mulinaccio di Vaiano il nuovo libro del CDSE “Boschi di Memorie. Itinerari narrativi in Val di Bisenzio tra reale e meraviglioso”, di Alessia Cecconi e Luisa Ciardi.
Dalla ricerca su leggende e memoria orale una lettura antropologica, ma anche turistica, del territorio.
8 itinerari narrativi sulle orme della mappa dell’immaginario.

Un nuovo modo di “leggere il territorio” attraverso fiabe, leggende e testimonianze orali analizzate, contestualizzate e trasformate, grazie a 40 anni di ricerca, in percorsi trekking fra boschi, torri, rocche e sassi fatati. È una guida ai luoghi della meraviglia quella che la Fondazione Cdse, con la direttrice Alessia Cecconi insieme a Luisa Ciardi, pubblica grazie al progetto finanziato dall’assessorato alla Cultura della Regione Toscana “Boschi di memorie” e promosso dai Comuni della Val di Bisenzio.

Questa mattina le autrici e il presidente della Fondazione Cdse Giulio Bellini hanno presentato il libro insieme al dirigente alla cultura della Regione Paolo Baldi, alla consigliera regionale Ilaria Bugetti, a Maria Lucarini e Maila Grazzini, assessori di Vernio e Cantagallo e anche componenti del Cda della Fondazione, a Giacomo Agabio presidente di Legambiente Prato e Claudia De Venuto dell’ufficio cultura della Regione.

“La Toscana dalle mille storie e dalla potente immaginazione”, la Toscana diffusa e prossima, narrata dalle voci della comunità ricostruisce un intero mondo, come sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani nella prefazione al libro e come ha ribadito Ilaria Bugetti stamani parlando di “formula vincente per lo sviluppo sostenibile”.

“Un lavoro scrupoloso, ma fatto con amore e dedizione per il territorio e con l’aiuto, indispensabile, dei nostri anziani, voci narranti che ci conducono per sentieri e borghi”, ha aggiunto il presidente Cdse Bellini, mentre Maria Lucarini ha sottolineato che il volume “risponde a un bisogno preciso della comunità valorizzando ciò che di bello e semplice abbiamo in Val di Bisenzio”. 

L’idea era quella di indagare sull’origine dei repertori di favole e leggende, sia quelle di tipo letterario a partire dalle fonti sul Beato Pietro di Montepiano e dalle favole cinquecentesche di Agnolo Firenzuola fino alle ricerche del letterato di Vernio Vittorio Ugo Fedeli, che quelle provenienti dalla memoria orale legate ai mestieri e agli usi del bosco, alle vie di percorrenza e alle migrazioni stagionali e ai luoghi importanti per la comunità. “Il Cdse possiede infatti 400 videoregistrazioni di testimonianze orali, raccolte in quarant’anni di ricerca, che sono state revisionate per evidenziare luoghi del mistero, fiabe e credenze, racconti fantastici – hanno spiegato le autrici – Ma abbiamo anche coinvolto una ventina di anziani nei giorni del lock down, anziani che ci hanno risposto subito, chi con video improvvisati con i nipoti, chi con racconti scritti a mano, e altre storie sono venute dai figli di testimoni ormai scomparsi”. 

Dal confronto con documenti ed elementi storici e paesaggistici è scaturita una vera e propria mappa dell’immaginario, che percorre la Val di Bisenzio- rigorosamente a piedi – seguendo il filo dei luoghi.  8 itinerari narrativi, che corrispondono ad altrettanti capitoli della guida, dove al territorio e al tipo di leggende che vi sono nate si intrecciano i luoghi del reale e la loro storia e infine i percorsi consigliati, con itinerari per tutti, dalla passeggiata per famiglie all’escursione di venti chilometri, realizzati con la preziosa collaborazione di Legambiente Prato e del CAI di Prato. 

Passo dopo passo, sentiero dopo sentiero, storia dopo storia i luoghi si popolano di personaggi, come il guerriero gallico divenuto pastore le cui malinconiche canzoni echeggiano ancora al “Sasso del Gallo” nei pressi di Cantagallo, o i terribili conti Alberti della Rocca di Cerbaia, più volte citati da Dante nella Commedia. E poi di animali come i lupi che discendono al Mulin dei Fossi di Vernio. E infine di fate che sul Monteferrato, fra Vaiano e Prato, seminano ballando il “lino delle fate” o abitano le grotte della Calvana e di terribili streghe che rapiscono i bambini.

Il libro “Boschi di memorie sull’Appennino” rappresenta la fase conclusiva del progetto iniziato nella primavera del 2020 e conclusosi a fine maggio 2021. Frutto di un impegnativo lavoro di squadra costruito sulla base di quarant’anni di studio, ha visto però sbocciare come fiori in mezzo al deserto del lock down dell’anno passato i 30 video di “Boschi di storie”,  fra cui 5 più complessi, girati nei luoghi dei racconti con il percorso “Boschi di storie on tour”, e successivamente una serie di passeggiate estive, in completa sicurezza, dedicate ad alcuni dei luoghi più ricchi di suggestioni e racconti.  

Da pochi giorni è partito intanto il calendario di Passeggiate e itinerari Primavera-Estate 2021 – “Alla scoperta della val di Bisenzio tra reale e meraviglioso”, ispirati ai percorsi proposti dal libro. 

La guida sarà disponibile in tutti gli eventi dell’estate in Val di Bisenzio, si troverà anche nelle librerie pratesi e alla Coop di Vernio e di Vaiano, oppure potrà essere richiesta direttamente alla Fondazione Cdse, anche on line (www.fondazionecdse.it) e ad Appennino Slow (www.appenninoslow.it).

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